dall’avanzo al tortino…

tortino senza glutine di broccoli con pane abbrustolito
Non vi capita mai di avere degli avanzi e di non avere molte idee su come riciclarli?
In genere io trasformo tutto in polpette che mi piacciono tantissimo e che non riesco mai a replicare visto che i miei avanzi sono molto variabili.
Ma che fare con quei broccoli sbollentati che non chiedevano altro di essere ricucinati perché stufi della permanenza in frigorifero? Ancora polpette? No, dai, questa volta un po’ più di ingegno…
E così ho trovato anche il modo per finire l’ultimo esperimento di panificazione fatto la settimana prima: un bel pane integrale di grano saraceno.
Il pane l’ho fatto utilizzando dei fermenti per la panificazione.
Per dettagli vi rimando a questo link in modo che possiate farvi un’idea più precisa: Olga è una vera esperta in panificazione gluten free, come potrete vedere, e da lei potrete trovare tutti i consigli del caso!
Visto che la lievitazione è stata naturale il pane aveva un po’ quel sapore acidino tipico della pasta acida (non ho utilizzato la pasta madre, ma solo i fermenti che attivano la lievitazione naturale) e quindi ho pensato che, abbinato al gusto dolce del broccolo, sarebbe stato perfetto.
In effetti il risultato è stato moooolto gradevole, anzi, proprio buono.

Questi gli ingredienti:

Broccoli, foglie di broccolo e gambo di broccolo (mica si può buttare) avanzati; pane raffermo senza glutine; olio EVO; mezza cipolla bionda; 2 pomodorini secchi; sale

Ho spezzettato parte del pane e l’ho ammollato con un po’ d’acqua e olio EVO assieme a due pomodorini secchi fino a quando non si è ammorbidito.
Poi ho tritato il tutto e ho utilizzato il composto come base per la tortina.

Nel frattempo ho fatto saltare i broccoli in un po’ d’olio, ho aggiunto il gambo e le foglie che avevo tenuto da parte, dell’acqua (poca) e un pizzico di sale quindi ho fatto cuocere fino a che il gambo non si è ammorbidito, poi ho frullato tutto grossolanamente.

In una pentola a parte ho fatto un soffritto con mezza cipolla e un filo d’ olio e ho abbrustolito leggermente la mollica -ormai rinsecchita – del pane, proprio come si fa per la pasta con la mollica (che buonaaaaaaaa!!! E’ da tantissimi anni che non la mangio).

A questo punto ho preso un coppapasta dal diametro di 8 cm e l’ho riempito con il composto di pane e pomodorini, poi ho aggiunto il “purè” di broccoli fino in cima, ho sfilato la formina e infine ho aggiunto la mollica abbrustolita sopra al tortino.

Questo contrasto di consistenze e di sapori devo dire che mi è molto piaciuto, e pure mio marito ha gradito nonostante non sia particolarmente amante dei broccoli!
Ormai lo uso come tester…se il piatto viene promosso vuol dire che è a prova di qualsiasi palato capriccioso!

Ho deciso di non inserire la ricetta del pane, perché è da perfezionare quindi, per ora, vi dò il permesso di usare qualsiasi pane, chiaramente è meglio se lo fate voi: non faticherete a trovare ricette sul sito che vi ho indicato poco fa.
Ma appena la ricetta sarà pubblicabile la condividerò in modo che possiate provare a farlo uguale uguale!

E ora veniamo a qualche consiglio.
Il pane è alla base della nostra alimentazione. A un italiano si può togliere (quasi) tutto, tranne che il pane.
Noi celiaci, per cause di forza maggiore, siamo quasi costretti a eliminarlo dalle nostre tavole perché il pane senza glutine che troviamo in commercio non è proprio il massimo…magari lo teniamo nell’armadietto della cucina per qualche emergenza, ma di sicuro non ci viene voglia di mangiarlo tutti i giorni (a meno che non lo si impara a fare..).

Per la nostra salute però questo non è affatto un male!

Il fegato non ama il pane, o meglio, il fegato non ama il secco e gli alimenti cotti ad alta temperatura.
Quindi se siete in un periodo in cui vi sentite particolarmente arrabbiati, nervosi, se avete spesso sbalzi di umore, se siete impazienti o vi sentite frustrati, o se soffrite di frequenti mal di testa, cervicali, problemi agli occhi, se vi sentite rigidi o avete gonfiori addominali, allora il pane non fa per voi.
Tutti questi sintomi, ma ce ne sono molti altri, sono causati da un fegato non nel pieno della sua energie e se introducete nel vostro corpo qualcosa di secco (come tutti i prodotti da forno) non farete altro che sopprimerla ancora di più.
Per nutrirlo al meglio preferite cotture veloci, mangiate tante verdure a foglia verde (tranne spinaci e bietole che è meglio consumare con moderazione, ma per altri motivi), aggiungete a qualche pasto dei prodotti fermentati tipo i crauti, ridete spesso, camminate all’aria aperta per una mezz’oretta al giorno, se potete, e cercate di mangiare leggero soprattutto alla sera. In questo modo il fegato durante la notte potrà svolgere al meglio il suo lavoro perché non costretto a lavoro extra dovuto a un abbondante abbuffata.

Ricordate che ciò che mangiamo ha effetto sul nostro organismo, quindi cerchiamo di scegliere sempre quello che ci fa stare meglio!

17 pensieri riguardo “dall’avanzo al tortino…

  1. Leggo sempre notizie interessanti nel tuo blog, anche se non sono celiaca. Ho altre intolleranze, che mi hanno condotto alla scelta vegana, e quindi tutto quello che apprendo di nuovo mi fa comodo. Quella del fegato in effetti è una cosa che sospettavo, l’altro giorno ho fatto un corso di pasticceria vegana e ho assaggiato dei dolci ovviamente senza prodotti animali. Ma il giorno dopo ho sentito lo stesso la bocca amara, e adesso capisco il perché. Anni fa ho avuto la mononucleosi e il mio fegato non è stato più lo stesso.

  2. Ciao Marina! Grazie mille.
    Se vuoi provare a “disintossicare” il fegato ti consiglio di mettere in pratica questi accorgimenti per 10 giorni:
    riduci al minimo il consumo di olio (giusto una spennellata sul fondo della pentola), elimina tutti i prodotti da forno e tutto ciò che è secco, comprese le gallette.
    Consuma molte verdure a foglia verde (cime di rapa, cicoria, catalogna, foglie dei ravanelli, foglie delle carote…) cotta saltata velocemente in padella e mangia cereali integrali in chicco, legumi e verdure fermentate (basta una forchettata al giorno) oltre a tutte le altre verdure. Vedrai che già in 10 giorni ti sentirai meglio..
    Non conoscendoti e non mi azzardo a consigliarti altro, ma se vuoi approfondire scrivimi pure…

    A presto!

  3. ciao michi! ma tu mi sconfoooondi!!!!
    perché spinaci e bietole vanno consumati con moderazione? non che io li mangi spesso (mi piacciono molto di più cime di rapa e catalogna), tuttavia…. essendo di stagione li ho sempre considerati salutari!
    e poi….veramente sono buone le foglie delle carote e dei ravanelli?!?
    infine, ti chiedo un parere: secondo te, piccoli foruncoletti che ogni tanto mi trovo quando mi sveglio alla mattina in mezzo alla fronte o vicino alle sopracciglia…potrebbero essere una manifestazione del fegato? accidenti, forse devo disintossicarmi anch’io dai prodotti secchi!

    ps: ho letto la tua intervista, bella bella!! : )

    1. Eccomi Vale.
      Il punto è questo. Ogni alimento ha una sua energia e noi per stare bene dobbiamo cercare di nutrirci nel modo più equilibrato possibile, senza eccedere con alimenti troppo espansivi (che tendono a disperdere calore all’interno del nostro corpo, raffreddandolo) o con alimenti troppo contraenti (la contrazione al contrario genera calore).
      La cosa è chiaramente un po’ più complessa, ma la sintesi è più o meno questa.
      Spinaci, bietole, erbette…sono tra gli ortaggi con energia più espansiva e quindi sono meno equilibrati di altri.
      Un consumo occasionale e in stagione non fa MALE. Poche cose fanno BENE o MALE in assoluto, ma molte fanno bene o male a seconda della nostra condizione.
      Inoltre questi ortaggi (ma ce ne sono molti altri) contengono molto acido ossalico che legandosi al calcio ne compromette l’ assimilazione.
      Quindi a te che non hai problemi non direi mai di non mangiarli quando è stagione, anche se non te li consiglierei per un consumo quotidiano, ma a chi soffre di osteoporosi o calcoli renali li sconsiglierei proprio!

      Passiamo a foruncoletti.
      Anche qui spero di non dilungarmi troppo..
      La zona inferiore della fronte rappresenta il sistema digerente e respiratorio e la zona centrale, sempre della parte inferiore, rispecchia le condizioni del fegato e della cistifellea. (Secondo la diagnosi orientale)
      Qualcosa di “anomalo” in questa zona può rivelare una variazione della condizione interna.
      Probabilmente il tuo corpo sta cercando di eliminare qualche eccesso di frutta, zucchero, additivi chimici…accumulati nel tempo oppure, se sono proprio concentrati nella zona corrispondente al fegato, possono indicare piccoli (se no ti spaventi e non è proprio il caso) depositi di grasso nel fegato dovuti al consumo passato di cibo animale, formaggi inclusi…
      Il fegato lavora di notte…quindi può essere che al risveglio vedi i frutti del suo operato!
      Ma non ti preoccupare!!
      Se vuoi aiutarlo un po’ riduci pane, biscotti, fette biscottate (anche fatti in casa), mangia leggero alla sera, consuma tante verdure verdi (quelle che ci piacciono di più) saltate con un po’ d’olio, cereali integrali, legumi e soprattutto stai tranquilla!!!

      ps: nella zuppa le foglie di carote e di ravanello sono buonissime, e non solo nella zuppa.
      Con le foglie di ravanello puoi fare frittate, il pesto, il risotto, o le puoi semplicemente bollire…insomma sono molto versatili.
      Non si butta proprio niente!

  4. ciao michi, finalmente riesco a leggere la tua risposta….grazie infinite, molto esauriente!!
    non sapevo dell’acido ossalico contenuto in erbette, spinaci e co., interessante, riferirò alla mamma che teme l’osteoporosi. invece riguardo a questi foruncoletti….bè, ci rifletterò senz’altro: in effetti mi sembra che mi vengano se alla sera mangio la pizza o il cioccolato o qualcosa di strano…se mi ricapita, cercherò di fare attenzione a cosa ho mangiato la sera prima : )
    certo che se io ho dei piccoli depositi di grasso nel mio fegato….cosa avrà il mio fidanzato nel suo?!?!? non oso immaginarlo!!!!!!! però a lui i foruncoletti non vengono, c’è qualcosa che non torna!!!! : )
    scherzi a parte, da lunedì seguirò i tuoi consigli (domani è domenica, e i biscotti mi toccano)

    i ravanelli non li mangio quasi mai, ma questa storia delle foglie mi incuriosisce, li prenderò…ma il ravanello proprio, oltre che crudo, lo mangi in qualche altro modo??
    infine…ho preso oggi l’olio di sesamo! a parte l’utilizzo di cui avevamo parlato….tu lo usi anche in cucina per cuocere, oppure a crudo? è buono? ha qualche proprietà…”magica”? grazie!!

    1. Ciao Vale, i ravanelli li puoi cucinare nella zuppa, oppure li puoi saltare in un po’ d’olio, sono buonissimi! Inoltre grattugiati assieme alla carota diventano un ottimo decotto brucia grassi, utile anche per chi soffre di calcoli e aiuta ad abbassare il colesterolo. Insomma sono molto preziosi.
      L’olio di sesamo lo si usa sempre in cottura, mai crudo (a meno che non si voglia risvegliare l’intestino pigro: un cucchiaino di olio al mattino a stomaco vuoto aiuta molto). Ha molte qualità, ed è buono (a me piace molto!) ma tu usalo solo come ti ho consigliato..Appena riuscirò a inviarti le indicazioni ad hoc vedrai meglio il perché non te lo raccomando…

  5. Ciao Miki, leggo sempre con grande interesse i tuoi post:-) L’ho inoltrato al mio compagno che ultimamente ha tutti i sintomi che hai elencato. Un abbraccio

    1. Grazie Anna, mi fa proprio piacere che mi leggi!! Spero che i sintomi del tuo compagno passino alla svelta…Ogni tanto qualche aggiustamento alla dieta dà dei risultati inaspettati! Alla fine siamo proprio quello che mangiamo (o che abbiamo mangiato…). Certo, l’alimentazione non è il solo fattore che determina il nostro benessere, ma sicuramente uno dei più importanti.
      A presto e ancora grazie.

  6. Cara Miki hai avuto un’ottima idea, non avrei mai pensato al tortino, brava!
    I tuoi consigli sono salutari; io rispecchio in pieno il celiaco poco attento a cosa mangia, almeno era così fino ad un anno fa, quando mi hanno detto in ospedale che avevo le transaminasi altissime. La causa era proprio la dieta aglutinata ricca di tante schifezze e grassi gratuiti. Mi rivedo perfettamente nel quadro che hai descritto.
    Adesso va meglio, soprattutto dopo la dieta che ha dato ordine alla mia alimentazione veloce, distratta e ricca di grassi (anche ben nascosti ma pur sempre presenti). Mi sento molto meglio adesso! Festeggio allora con il tuo tortino!!

  7. Ciao Elena!
    E’ proprio vero: è assolutamente necessario evitare il più possibile di mangiare prodotti industriali gluten free.
    Per fortuna che pian piano ce ne stiamo rendendo conto..
    Altre scelte (vegan o vegetariana) magari poi maturano nel tempo, o non maturano affatto, ma già togliersi di torno tutti quei grassi trans e di scarsissima qualità che vengono messi nei nostri prodotti è una grande cosa.
    Se poi si vogliono ridurre ulteriormente i grassi limitando al minimo il consumo di carne (di qualsiasi tipo) e formaggio tanto di guadagnato, ma capisco bene che le rinunce sono già tante e che non tutti sono disposti a farne altre…
    Sono molto contenta che ora tu ti senta meglio!
    Dobbiamo quindi allungare la lista delle tue ricette della salute 😉 e se fai il tortino fammi sapere come ti è venuto…Io sto ancora litigando con l’impasto del pane, uff!

  8. Ecco perchè sono nervosa, e di cattivo umore, tutta colpa di pane e biscotti!!! 😉
    Ma devi eliminare anche quelli di riso della tua ricetta??!! Nuuuuuuu!!!

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