giù le mani dalle merendine!

mini-simil-pancacke senza glutineMi ero ripromessa di fare almeno un post a settimana, ma non ce la faccio proprio. Questa mattina però mi sono svegliata e mi sono messa all’opera.
La colazione dei fine settimana è diversa dagli altri giorni. Cerco di inventare sempre qualcosa di nuovo perché riesco a condividerla con mio marito (gli altri giorni gli lascio comunque tutto preparato – prima che mi ricaschi nei biscotti industriali – ma il sabato e la domenica riusciamo a farla assieme e quindi mi impegno di più).
Ieri sera zappingando qui e là ho intravisto una ricetta che mi è sembrata molto “simpatica” da replicare, per l’appunto, a colazione.
L’unica cosa che ho fatto uguale è la cottura nella teglia dei muffin, per il resto ho inventato con quel che avevo in dispensa: non sono riuscita a prendere appunti.

Ingredienti dei simil-pancacke:
200 ml di latte di riso bio; 100 gr di farina di riso integrale bio*; 50 grammi di farina di mais fioretto*; 50 gr di mandorle tritate; 25 gr di farina di castagne*; 1 cucchiaio di malto 100% di riso; 1 cucchiaio di olio di semi di mais bio; 5 gr di cremortartaro bio*; un cucchiaino di vaniglia in polvere bio; un pizzico di sale.

Ho tritato le mandorle e le ho unite alle altre farine. Le ho mescolate a secco aggiungendo la vaniglia in polvere, il cremortartaro e il pizzico di sale. Poi pian piano ho aggiunto il latte di riso fino a ottenere una pastella densa. Andate un po’ a occhio…io come avrete capito lo faccio sempre!
Infine olio e malto mescolando sempre.

Il composto ottenuto l’ho distribuito nello stampo dei muffin; ho unto una teglia per 12 muffin e li ho riempiti tutti. Basta un cucchiaio per stampo. Devono venire piatterelli, non muffin, tipo focaccine.
Ho messo in forno preriscaldato a 180 gradi per 7-8 minuti.
Teneteli d’occhio…devono colorarsi un po’.

E intanto che erano in forno ho fatto questa buonissima crema all’arancia.
Ingredienti:
Un’arancia bio; 50 gr di mandorle; 50 ml di acqua, malto di riso 100%* (fac.)
Ho tritato le mandorle, ho aggiunto l’acqua pian pianino e con il frullatore a immersione ho fatto una specie di latte di mandorla bello denso.
Ho messo sul fuoco l’arancia (succo e polpa) e ho aggiunto un cucchiaio di malto.
Ho fatto scaldare quasi fino a raggiungere il bollore (3 minuti al massimo), ho spento, frullato e ho versato nel pentolino quasi tutta la “panna” di mandorle mescolandola all’arancia. Anche qui, andate a occhio, deve venire una consistenza come quella di una crema densa.

Una volta cotti i minipancacke li ho distribuiti sul piatto e ho versato sopra la cremina spolverando con un po’ di scorza d’arancia (ma fatelo solo se è bio!!).

Devo dire molto soddisfacenti!

Se non avete voglia di fare la crema sono ottimi anche con la marmellata (purché utilizziate quella senza zucchero aggiunto, mi raccomando!!!)

E ora veniamo a noi!
Pensavate di sfuggire al “mappazzone” (cit. di cit.) postidiano, e invece no, ve lo cuccherete pure questa volta.
E’ dedicato soprattutto alle mamme e ai papà o a chi si occupa del cibo dei bambini.
Questo è uno degli argomenti a cui tengo di più e che sicuramente approfondirò ulteriormente.
Oltre alle informazioni recepite durante le lezioni a La Sana Gola, ho seguito le conferenze del prof. Berrino – che vi invito ad ascoltare anche su youtube – e sono stata a un incontro organizzato dalla commissione mensa della zona 2 di Milano (se non erro), proprio perché mi interessa capire quali sono le direttive in questo ambito…
Attenzione, attenzione, ma davvero, attenzione a quello che  date e che viene dato da mangiare ai bambini.
Non sottovalutatelo.
Una merendina industriale piena di zucchero e grassi trans fa più danni di quanto possiate immaginare. Parla una che come molti andava ghiotta di merendine (in casa giravano spesso crosta_ _ine, tego_ _ni, sa_ _ottini e compagnia bella. Chi indovina le lettere mancanti vince!! Scherzo, non vince nulla).
Non voglio assolutamente giudicare o “criticare” nessuno e capisco perfettamente che grazie alle confezioni di brioches in un nanosecondo la merenda è pronta – o anche la colazione – ma pensate ne valga veramente la pena?

Ogni anno aumentano le allergie nei bambini, ogni anno, durante i cambi di stagione, asili e scuole si decimano a causa delle influenze…a noi ormai sembra normale…ma non è affatto normale.
Non è normale che in media ci si ammali 12 volte l’anno e non è normale che sempre più bambini (ma anche adulti) diventino allergici.
Sta diventando normale, ma non dovrebbe affatto essere così.
Certo, l’inquinamento atmosferico dà il suo contributo, in concomitanza con altre variabili, ma è il cibo che ha più responsabilità per tutto questo.
Se sbagliamo a mettere carburante in un motore questo si inceppa e lo stesso vale per noi!
Quindi, fin dallo svezzamento, è veramente importante sapere cosa provoca un certo tipo di alimento o una cottura all’interno del nostro corpo per poter scegliere non solo in base alle vitamine o alle proteine o alle calorie, …., ma anche in base alla qualità di energia che viene introdotta. Non si capisce bene perché questo non venga minimamente indagato e preso in considerazione da nessun pediatra, medico, nutrizionista, dietologo…
E’ un dato di fatto che alcuni cibi ci rinfrescano, mentre alti ci riscaldano, giusto?
In estate mangiamo tanta frutta, beviamo succhi, mangiamo gelati, condiamo con più olio crudo.
Questo perché hanno un’energia espansiva, che tende a raffreddarci; altri cibi invece hanno un’energia più contraente, e quindi ci riscaldano: in inverno infatti preferiamo mangiare zuppe calde e ben condite.
Quindi non è il caso di mangiare yogurt tutto l’anno, o frutta tropicale tutto l’anno, perché  questo crea squilibrio!
Bisogna scegliere quello che è meglio per noi in base alla nostra costituzione, al luogo in cui viviamo, alla stagione in cui stiamo, ma non mi dilungo oltre perché l’ho già accennato in qualche altro post..

Molte cose sono intuitive, altre un po’ meno, ma solo perché ci hanno fatto credere per tanto tempo cose non proprio corrette (direte voi: “e ci voleva la Michela per svelarle?” Certo che no, in tanti ormai lo stanno dicendo, ma ancora troppo pochi recepiscono. Io vorrei cercare, attraverso questo spazio, semplicemente di far riflettere qualche persona in più!
Per esempio:
lo sapevate che non è vero che gli spinaci contengono così tanto ferro come siamo portati a credere?
Alla fine dell’ottocento, per un errore di battitura, è stata data un’informazione non corretta sul loro quantitativo di ferro, ma se pur questa informazione in seguito è stata rettificata, ormai era troppo tardi: Braccio di ferro era diventato fin troppo popolare e a quel punto gli interessi in gioco erano troppo alti per fare una vera campagna controinformativa.
Ci pensate al danno delle industrie che hanno iniziato a mettere gli spinaci nelle lattine, o ai coltivatori di spinaci che in pochi anni hanno fatto fortuna grazie a un personaggio di fantasia?

Vi ho raccontato questo solo per sottolineare che quando sono coinvolti interessi economici ci viene detto veramente di tutto pur di venderci un prodotto anche se il nostro bene è l’ultima preoccupazione (e anche quello dei bambini)…
Ma non voglio entrare troppo nel dettaglio, spero però che questo aneddoto vi faccia meditare quel tanto per farvi mettere in discussione alcune abitudini nella dieta dei vostri bimbi (e anche la vostra chiaramente), soprattutto se si ammalano spesso, se soffrono di asma, o di qualche allergia scoperta da poco.
E magari riflettete 100 volte prima di comprare un latte per la crescita addizionato di supermegavitamine: ma  perché un bambino di un anno dovrebbe bere del latte addizionato di vitamine con la quantità di ferro 24 volte superiore a quella del latte vaccino?
A: il latte vaccino non è un alimento per un bambino, è per i vitelli e la natura saprà di quale quantità di ferro avrà bisogno un vitello (così come sa di quali quantità di proteine, vitamine, sali minerali, zuccheri avrà bisogno un bambino).
B: ma perché un bambino dovrebbe aver bisogno di un latte arricchito quando tutto quello di cui ha bisogno lo potrebbe trovare nei cereali, nelle verdure, nei legumi e nella frutta? Il surplus l’ha già con uova, carne, pesce, non c’è veramente bisogno di arricchire niente, che interesse c’è?
Forse quello di qualche multinazionale che rendendosi conto dell’impoverimento della dieta moderna ci fa credere di poter intervenire mettendo qualche vitamina qua e là visto che nelle patatine e nelle merendine non ce ne sono poi così tante…
Potrei arrivare fino alla zeta, ma mi fermo qui.

Tutto questo solo per dire che non ci vuole tanto tempo per preparare una sana e gustosa colazione o merenda, e il beneficio non ha prezzo!
Ho impiegato mezz’oretta questa mattina a preparare i pancacke e fatti in quantità più abbondante sarebbero bastati anche per il giorno dopo…
Provate pure voi, sono sicura che i vostri bimbi non rimpiangeranno le merendine!

E se si ammalano spesso: naso che cola, muco, tosse grassa, allora yogurt, latte, frutta cruda (tropicale soprattutto, quindi banane), olio crudo, farina raffinata, zucchero, ma anche miele e fruttosio, non sono una buona soluzione per i loro pasti o merende. Tutti questi alimenti favoriscono la formazione di muco. E non vanno bene neppure se soffrono di asma, allergia al pelo del gatto, o dermatiti da contatto perché contribuiscono a peggiorare la situazione: il corpo si libera degli eccessi portandoli in superficie, pelle e vie respiratorie sono le principali vie di fuga..

Tornare a una dieta più genuina, una dieta basata su cereali integrali, legumi (diminuendo carne e uova che sono troppo contraenti invece) e verdure – la dieta mediterranea insomma, e non c’è bisogno di tirare in ballo la macrobiotica, se questa parola vi suona strana.
La dieta mediterranea, come già descritto qualche post fa, è fattibilissima anche in versione gluten free,  favorirà il rafforzarsi delle difese immunitarie, il corpo tornerà in equilibrio col mondo esterno e stagione dopo stagione i malanni diminuiranno sempre più!

Basta veramente poco per aggiustare il tiro, spero lo prendiate in considerazione!

Buona domenica!!!

Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (*) sono alimenti a rischio per i celiaci in quanto potrebbero essere contaminati. Per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure devono essere presenti nel prontuario dell’Associazione Italiana Celiachia, o nell’elenco dei prodotti dietoterapici erogabili. 

8 pensieri riguardo “giù le mani dalle merendine!

  1. Mmmmmmh.. Sembrano buoni 🙂
    Proverò a farli prima o poi,grazie per la ricetta..
    Buona domenica a te e a quel golosone di tuo marito 😛
    Ari

    1. Come sono contenta!!! Grazie Stefania. Ogni volta che scrivo un post spero di far “breccia” in qualche cucina, ihihhi
      Come ti sono usciti?
      All’inizio la mancanza dello zucchero si sente, ma man mano vi abituirete vi sembreranno dolci a sufficienza!
      Un bacione!

  2. Ciao, sono arrivata al tuo blog passando da Emanuela “arricciaspiccia”. Sono intrigata dalle indicazioni sul cibo date dal Prof. Berrino e che una mia amica sta seguendo da un anno, ma non mi sono ancora del tutto convinta. Mi sembra molto difficile, anche se qualche ricetta l’ho provata. Passerò da te per rubare qualche idea. Grazie!
    Laura

    1. Ciao Laura!
      Guarda, io è da un anno e mezzo che ho cambiato alimentazione e sinceramente non tornerei più indietro (mai dire mai, ma per ora è così!). Non ho escluso totalmente nulla, a eccezione del glutine – per cause di forza maggiore – ma non cucino più carne, né uso latticini. Poi se capita che a qualche cena o pranzo da amici c’è solo carne, pace, la mangio, ma capita veramente raramente!
      Non è difficile, è stimolante e appagante e ti fa stare meglio..ruba ruba, ne sono solo felice! Grazie della visita.

  3. Ciao, una domanda sola: mi puoi indicare una marca di malto di riso 100% che riporti il claim senza glutine? Perché la parola malto implica l’uso di orzo, se è al 100% riso non ci dovrebbe essere ma ci sono sempre le contaminazioni dove lo producono. Mi è capitato con un malto di riso 100% preso in erboristeria dove dietro c’era scritto a caratteri piccolissimi che era prodotto dove si usavano anche orzo e frumento!!! Grazie mille, Michele.

  4. Ciao Michele,
    poco dopo aver scritto questo post mi sono accorta che La Finestar sul Cielo aveva cambiato produzione del malto 100% di riso e non era più garantito.
    Ho scritto una mail al servizio consumatori e mi hanno risposto confermandomi che il malto 100% di riso è in realtà sciroppo e ora stanno cambiando dicitura per conformarsi alla normativa (se non ci sono gli enzimi dell’orzo non si può chiamare malto, questo in sintesi), oltre aver cambiato filiera produttiva.
    Mi hanno però assicurato che il loro malto di riso (quello “vero”) è garantito gluten free in tutti i processi della produzione (contiene meno di 20 ppm di glutine).
    Sto preparando un post sull’argomento e appena avrò gli ultimi riscontri (aspetto sempre di avere conferma di una cosa per tre volte prima di ritenerla attendibile) lo pubblicherò.
    Io avevo fatto una sscorta di “malto” 100% della vecchia produzione e lo sto ancora smaltendo..(sto aspettando di sapere però quanto fruttosio e/o glucosio contiene questo sciroppo, perché nutrizionalmente parlando è più equilibrato il malto -che dovrebbe contenere almeno il 50% di maltosio – e sinceramente consumare sciroppo non mi aggrada molto!!).
    In questo momento quindi parrebbe che il malto di riso de La Finestra sul Cielo lo si possa tranquillamente consumare, ma prima di “ufficializzarlo” attendo l’ultima conferma!
    Alternative?
    Succo di mela concentrato oppure sciroppo d’acero bio (ma senza esagerare troppo!!): io non lo uso quasi mai a dire il vero.Oppure fai cuocere le pere (e/o le mele) con un po’ d’acqua e usi quello sciroppo!
    Spero di esserti stata utile.
    Buona giornata e grazie per essere passato!

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