In cucina con Denis

La cucina di Denis (1 di 1)Non ho ancora avuto l’occasione per ringraziare Denis, lo chef del ristorante Il Sale che ha aperto la sua cucina in occasione delle ultime due giornate del corso di photo food che si sono svolte in Toscana in questo meraviglioso posto!
Paesaggio d’incanto, atmosfera magica, profumi di pini marittimi e di mare, ospitalità impeccabile. Insomma la perfezione, non vi pare?

panorama-Poggio

Grazie Denis, non passa giorno che non ripensi alle tue prelibatezze e alla tua gentilezza.

E quale migliore occasione, se non un raduno di foodbloggers, per fare un mini corso di cucina naturale?
Giusto per confrontarsi su una passione comune che viene giustamente espressa in modi diversi, ma spesso forse in maniera poco consapevole: non sempre infatti teniamo in considerazione l’effetto che la maggior parte dei nostri manicaretti provoca al nostro organismo.
E così magari, non pensando che il gusto possa essere soddisfatto pienamente anche con ingredienti prevalentemente vegetali, si preferisce utilizzare condimenti più “pesanti”, ma spesso troppo grassi per le nostre reali necessità, tanti prodotti animali e a volte anche materie prime fuori stagione per soddisfare semplicementei una voglia o la propria golosità.
Per qualche occasione particolare non dico che non lo si possa fare, ma diciamo che spesso la tendenza non è quella occasionale, bensì quotidiana…

Quindi per dimostrare che si possono ottenere risultati golosi e ricercati anche con granaglie ed “erbette”, ho chiesto aiuto a Denis.
Immagino che, appena ricevuta la lista con gli ingredienti “permessi” e gli ingredienti “vietati”, abbia pensato che fossi un po’ pazza: niente glutine chiaramente, ma anche niente prodotti animali, niente zucchero e miele, niente di raffinato e processato.
La lista prevedeva invece cereali integrali, verdure (quelle di stagione), legumi, semi oleosi, olio extravergine d’oliva, malto di riso*, etcetcetc: una lista bella lunga, a dire il vero, nonostante le molte esclusioni.

Ha ideato un menu buonissimo gluten free e molto equilibrato anche dal punto di vista energetico, immortalato da tutte le macchine fotografiche (alla fine eravamo lì soprattutto per scattare, no??) e poi spazzato via dalle nostre forchette!!
Abbiamo certamente gradito!!

Siete curiosi? Ecco qui quello che ci ha cucinato:
Insalata di barbabietole con rucola e semi di girasole
polenta integrale di mais* e grano saraceno* in diverse varianti: con ceci neri, con carciofi freschi, con funghi shitake
Polenta* abbrustolita con fagioli rossi di lucca e fagioli zolfini
Mele caramellate con malto di riso*
Che ve ne pare??

Il Sale

Come non replicare questi piatti?
E infatti l’altra sera ho invitato due mie amiche a cena e ho emulato il menù di Denis: un successone. Anche se ho dovuto fare una modifica all’insalata di barbabietole e per dolce ho preparato un croccante anziché le mele caramellate.
Il piatto che ha avuto più successo sono state le splendide barbabietole che non vi ho ancora mostrato perché saranno le protagoniste del prossimo post!!!

Ed ecco la morale della favola:
non so quanto le mie parole abbiano fatto breccia nella cucina delle mie “colleghe” foodblogger, ma spero di aver gettato qualche seme…Lo spero proprio…

Denis ha dimostrato che con cereali integrali, legumi e verdure si può assolutamente preparare un ottimo pranzetto o un’ottima cena o entrambi, perché no?
Gusto soddisfatto e occhio soddisfatto e nessun rischio di alzarsi da tavola appesantiti, preoccupati del colesterolo o del chilo in più sulla bilancia il giorno dopo: mica è cosa da poco, non vi pare?

E ora vi lancio la mia proposta:
visto che l’estate si avvicina e la voglia di rimettersi in forma sta per prendere il sopravvento perché, anziché affidarvi alle diete del momento, non provate per 10 giorni a fare a meno di ZUCCHERO, latte, formaggio, burro, carne, uova, farine raffinate, cereali raffinati e prodotti confezionati?

Vi stupirete di quello che potrete comunque fare con cereali integrali (miglio, quinoa, amaranto, riso, mais, poco grano saraceno perché è più indicato in inverno), legumi e verdure.
L’olio extra vergine d’oliva completerà i piatti assieme al sale integrale, a qualche condimento saporito – come per esempio la salsa tamari* – e per soddisfare la voglia di dolce un po’ di frutta di stagione e qualche seme oleoso tostato (ma senza esagerare!!) per spezzare la fame.
Vedrete come vi sentirete più “leggeri” e anche più ottimisti!!

Mi raccomando solo l’abbinata cereali integrali e legumi: assumerete tutti gli amminoacidi essenziali e non sentirete bisogno di carne!!

Vi andrebbe poi di raccontarmi quello che preparerete e di farmi sapere come vi sentite?

Aspetto curiosa…

Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (*) sono alimenti a rischio per i celiaci in quanto potrebbero essere contaminati. Per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure devono essere presenti nel prontuario dell’Associazione Italiana Celiachia, o nell’elenco dei prodotti dietoterapici erogabili. 

5 pensieri riguardo “In cucina con Denis

  1. Stupendo menù, complimenti al cuoco e complimenti a te per l’articolo, che condividerò sulla mia pagina facebook: https://www.facebook.com/CosaMangianoIVegani?ref=hl
    Perché la polenta potrebbe essere a rischio per i celiaci? Te lo chiedo proprio perché io non sono celiaca, ma “solo” intollerante ai latticini, da qui è scaturita la mia scelta vegana, che è stata la cosa più giusta che abbia fatto in vita mia.
    Ho eliminato anch’io lo zucchero, uso solo malto e concentrato di frutta. Dopo la menopausa ero ingrassata, anche se non di molto, con questa alimentazione e mangiando abbondantemente (chi l’ha detto che i vegani muoiano di fame?) sono dimagrita di parecchi chili e sto molto meglio. Fai bene a consigliare questo passo, che è importante non solo per la forma ma soprattutto per la salute.

    1. Ciao Maryonn,
      la polenta è a rischio per via della contaminazione crociata: è possibile che venga macinata negli stessi mulini che macinano cereali glutinosi, oppure può essere che venga confezionata in stabilimenti promiscui..
      Bisogna leggere sempre bene le etichette e non dare mai nulla per scontato!

      Grazie per la condivisione. Come te ho potuto sperimentare i benefici di un’alimentazione più naturale ed equilibrata e penso sia un peccato neppure provarci e quindi cerco di “sensibilizzare” il più possibile!
      A volte sono un po’ pesante, me ne rendo conto, ma spero davvero di poter far riflettere un po’…
      Un abbraccio e a presto!!

  2. Ciao carissima.
    Certo che hai gettato qualche seme. E direi che qui sta diventando una piantagione!
    Conservo un piacevolissimo ricordo dei 2 giorni trascorsi insieme e, non saprei dire se a causa dell’ottima cucina di Denis, della tua (troppo breve) lezione, o della piacevolissima compagnia ancora risento degli influssi benefici 🙂

    1. ohhh Daniela, come sono contenta di sentirti dire questo! Missione compiuta allora!
      Già, peccato che sia durato così poco quel we, davvero riappacificante sia il posto sia l’atmosfera.
      A prestooooo

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