Ok, la mia dieta dovrà escludere parecchi alimenti, ma esattamente quali? Bisogna documentarsi molto bene. Il glutine non è solo pane, pasta e pizza, ma anche farro, orzo, kamut, avena (avena sì o avena no? Per ora suggerirei avena no) e … la lista continua. Ma poi ci sono tutti i prodotti industriali che, se pur lontani dall’ essere associati al glutine, in realtà lo contengono, perché aggiunto in qualche fase della lavorazione. Quindi attenzione ad aceto balsamico, sughi pronti, yogurt, dadi da cucina e… la lista è sempre più lunga. E poi ancora ci sono tutti quei prodotti che potrebbero aver subito una contaminazione crociata e che quindi sono da evitare, come amido di patate o di mais, zucchero a velo, farine di cereali permessi, ma che vengono macinate nello stesso mulino nel quale viene macinato il grano; insomma, questa lista sembra non finire mai. Però, se il bicchiere non fosse mezzo vuoto ma al contrario, fosse mezzo pieno? Le verdure fresche e i legumi non contengono glutine, la frutta neppure, carne, pesce, formaggio e uova? Neanche. Riso, mais, grano saraceno, miglio? Tutto gluten free! E… pure questa lista continua: amaranto, quinoa, tapioca sono tutti alimenti che possono sostituire degnamente cereali glutinosi. Certo, magari sono un po’ più difficili da trovare, e quando si trovano non sono garantiti, ma sugli scaffali, tra diversi produttori, si trovano anche non contaminati. Insomma abbiamo comunque l’imbarazzo della scelta. A questo punto io ho deciso cosa mettere nel piatto: cucino il più possibile alimenti freschi (spesso biologici), alterno i cereali & co. permessi, mangio pesce, carne bianca (meglio evitare la carne rossa, ma questo per altri motivi), yogurt al naturale, qualche uova, alghe.. e, prontuario alla mano, al supermercato acquisto prodotti che sono certificati dall’associazione italiana celiachia, o prodotti che sulle etichette hanno espressamente la dicitura non contiene glutine o che hanno la spiga sbarrata. E poi? Poi spendo il buono mensile in pasta di mais e di grano saraceno, qualche snack per le emergenze e soprattutto farine per fare dolci, pane, pasta, gnocchi, pizza e focaccia, sia per me sia per i miei ospiti (che sembrano apprezzare). Il mio consiglio quindi è quello di informarsi bene su cosa è vietato e cosa è permesso, cucinare i propri piatti preferiti riadattandoli in chiave senza glutine, e soprattutto sperimentare nuovi alimenti, magari mai utilizzati prima, per creare nuove combinazioni. Mi raccomando anche di cercare di usare il più possibile quello che la natura stagionalmente ci offre e di preferirlo ai cibi confezionati. Vedrete che appena prenderete confidenza con i nuovi ingredienti ai fornelli non avrete più difficoltà, e il piatto sarà sempre pieno, sano e gustoso.
Cara Michela,
la prossima settimana vorrei invitare mia nipote a cena, è celiaca.
Non ho ancora pensato cosa cucinare, magari ti chiederò consiglio.
Il mio problema adesso è che mia zia mi ha detto di far attenzione alle stoviglie che potrebbero essere “contaminate”…
contaminate! Cosa significa, che dovrò comprare delle stoviglie nuove appositamente per questa cena????!!!
Grazie
Sergio
Ciao Sergio,
non è assolutamente necessario che tu compra stoviglie nuove.
Devi semplicemente stare attento che tutto quello che usi sia pulito.
L’importante è non mescolare con cucchiai di legno e tagliare verdure (o altro) dove hai affettato il pane.
E se fai la pasta (senza glutine) o il riso stai attentissimo allo scola pasta (forse è l’unica cosa che ti consiglierei di comprare!)
Se ti va, fammi sapere come è andata la cena!
Michela