Tornare a casa dopo due settimane di vacanza, girare le chiavi nella serratura, aprire la porta, accendere la luce, che non si accende, e in un nanosecondo pensare al CONGELATOREEEEEEEEEEEEEEEEEEE, ti dà una scossa di paura che fa trattenere il fiato.
Ma appena l’apnea si interrompe, realizzare che c’è un odore fastidioso in casa, piantare il trolley sulla porta per precipitarti davanti al frigorifero ti dà un brivido di terrore indescrivibile….
A questo punto però la consapevolezza del guaio combinato ti paralizza e per forza devi far entrare in gioco il maritino perché tu da sola non riuscirai mai ad aprire quella porta……
Ecco il mio rientro a casa. Ben tornata.
Ma parliamo di cose più piacevoli: la Spagna (speriamo che questa sera vinca!).
E’ stata la terza volta che l’abbiamo scelta come meta per le vacanze, e penso che non sarà ancora l’ultima.
Dopo anni di vacanze trascorsi da piccola sempre (o quasi) nello stesso posto – ma che non cambierei mai per nessun’altra meta (allora), adesso che sono più “grandicella” preferisco esplorare il più possibile, anche solo per pochi giorni, quello che il mondo offre, o almeno una piccola porzione di mondo, visto che per ora le nostre mete non sono mai state troppo esotiche…Mi piace vedere le altre città, mi piace osservare la gente del posto nella sua quotidianità (mentre io invece sono in vacanza), mi piace assaggiare tutto quello che è tipico del posto: peccato che questo non sempre mi sia possibile!
Se state pensando di andare in Spagna ecco alcuni consigli per orientarvi nel meraviglioso mondo senza glutine.
L’associazione celiachia spagnola è abbastanza attiva: questi i link ufficiali di Spagna e Catalogna (che comunque indirizza anche a locali delle principali città di tutta la Spagna).
Trovate tutte le informazioni utili per poter trovare un punto vendita di prodotti senza glutine o un ristorante sicuro (vedrete che ci sono convenzioni con alcune catene di “ristoranti” che hanno menù senza glutine, ma andateci solo se proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio proprio PERIODICO non ce la fate ad aspettare di trovare il posto che vi convince).
Non andate in farmacia, non troverete nulla. Prodotti senza glutine li troverete nelle varie erboristerie, o nei supermercati : chi più, chi meno…
Negli alimentari invece, se siete “fortunati”, troverete qualche sacchetto di patatina con scritto sin gluten o delle gallette (ma raramente) con la spiga sbarrata. Per il resto questi piccoli negozietti sparpagliati ovunque, che in Italia non esistono praticamente più (almeno nelle città), vendono solo cibi inscatolati, con condimenti dubbi (olio vegertale, piuttosto che aromi artificiali…) che non vi consiglierei di acquistare…Io, a parte un po’ di frutta secca, non sono mai riuscita a comprare nulla e più ci penso e più non mi capacito di tutte quelle scatolette, ma questo è anche un altro discorso.
Quindi se siete per strada e vi viene una fame tremenda, e con voi non avete le riserve necessarie a coprire tutti i giorni di viaggio – perché magari volate con una compagnia (una a caso) low cost che non vi permette di imbarcare neanche uno spillo in più del consentito – non temete. Entrate in un supermercato appartenente a qualche grande catena (li riconoscerete subito) e dirigetevi nel reparto che preferite: alcuni hanno la zona GF separata, ma sulla maggior parte dei prodotti o c’è la spiga sbarrata o trovate la dicitura sin gluten bella visibile; inoltre su moltissimi prodotti sono indicati tutti gli allergeni e se non c’è la dicitura gluten, direi che potete azzardare l’acquisto tranquillamente.
Io viaggiavo sempre con della frutta secca (oltre chiaramente alla frutta di stagione) e qualche galletta, giusto per tappare la fame improvvisa.
Ma se decidete di sedervi al bancone di un locale per consumare delle tapas la situazione un po’ si complica.
Onestamente, essendo una nostra birra senza glutine prodotta da un’azienda di Barcellona, immaginavo che quasi tutti i locali avessero la cerveza sin gluten, ma non è così: la trovate al super, ma a me non è mai capitato di entrare in un posto e sentirmi dire (chiaramente in spagnolo): “abbiamo la birra anche per te”.
Quindi vino blanco o vino tinto con….
spiega bene che sei celiaco, che non puoi mangiare: PANE (ogni tapa è accompagnata da un pezzo di pane), farina, ma anche niente che possa contenerla, come dadi (avecrem) – e questo vale soprattutto per la paella – salsine varie, e neppure cibi che possono essere stati a contatto col glutine poiché possono essere contaminati.
Questa è stata praticamente la cantilena che mio marito ha fatto per 10 giorni a chi prendeva l’ordinazione!
Se invece non ti fidi del tuo spagnolo puoi sempre stampare la card del viaggiatore celiaco che spiegherà per te tutto quanto!
So che è frustrante, ma se la reazione del cameriere, o del gestore, non ti convince, evita la tapa. Meglio non rischiare, vai di gallette e spera di essere più fortunato al ristorante!
Devo dire la verità in tutta la vacanza non sono mai andata in un ristorante certificato: forse anche perché girando con la mapa turistica non siamo mai stati capaci di trovarne uno al primo colpo e quando sono le dieci di sera, girare a vuoto per trovare proprio quel ristorante è veramente snervante! A Madrid però ho trovato un ristorante con cucina macrobiotica con piatti apta para celiacos. Buono, ma non era certificato, mi sono fidata…
Quindi ho passato quasi 10 giorni (per qualche giorno siamo tornati nella casa dello scorso anno nel mio posto superpreferito e quindi ho cucinato io) a mangiare verdure grigliate, pesce alla griglia (eh sì, non essendo ancora del tutto vegana (ma non so se lo diventerò mai) il pesce l’ho mangiato) e un paio di volte sono riuscita a gustare pure la paella perché cucinata sin avecrem, buonaaaaa!
Povero fegato però! Tra griglia, vino e frutta secca mi sa che un po’ l’ho fatto soffrire…
Devo dire la verità, non pensavo che la mia zuppetta di miso e i miei cereali integrali mi sarebbero mancati così tanto! Da domani (o meglio già da stasera) comincia la disintossicazione, non vedevo l’ora!
Buone vacanze a chi deve ancora farle e buona caldazza a chi abita a Milano.
Ora è ufficiale, sono tornata, domani al lavoro!
PS per Vale P: hai visto che ce l’ho fatta con gli a capo?? Grazie per la dritta!!!!!!!!!!
ehehehe : )
brava michi! ma…io mi aspettavo la ricettina di un bel gazpacho!!
con calma…..fa caldoooooo!
Ho però altre ideucce, vediamo se riesco a combinare qualcosa nei prossimi giorni
Brava! Sei stata molto esauriente con le tue indicazioni circa mangiare gluten-free in Spagna. Io sono 13 anni che vivo qui e trovo che hai spiegato la situazione benissimo. Specialmente riguardo a quei prodotti che trovi al super e dove hanno presso l’abitudine di mettere Sin Gluten, prodotti di bassa qualità, ma che vogliono passare per salutari solo perché c’é scritto che sono senza glutine. Io ne starei alla larga, perchè in Spagna non c’´è ancora una regolazione sulle etichette e l’obbligo di indicare tutti gli ingredienti. Quindi solo perchè non contiene farina, non significa che siano adatti a Celiaci, è possibile che sono stati manipolati in ambiente con farinacei…. e quindi contaminanti….. Poi per i camerieri, un po`come del resto il carattere spagnolo, invece di dirti che non lo sanno a volte ti dicono una cosa per un’altra…. io non mi fiderei, specie in un ristorante alla buona….
Grazie Daniela,
mi è tornata la voglia di fare un giretto in Spagna!