Cotto o crudo?

Questo è il dilemma della giornata. O meglio è una delle domande più ricorrenti che sento fare negli ultimi tempi. Diciamo che tendenzialmente d’istinto ci verrebbe da dire che è più giusto consumare frutta cruda e verdure crude perché così si può beneficiare di tutte le proprietà dell’alimento senza rischiare di perdere vitamine preziose durante la cottura. Come avrete capito dai post passati, non sono nutrizionista, non sono medico e non ho nessun titolo per trattare determinati argomenti. Ho solo molto interesse e passione per quello che riguarda alimentazione e salute e questo mi ha portato ad approfondire diversi temi. La mia risposta alla domanda, almeno per quello che ho conosciuto fino a oggi, è che dipende! E qui scappa sicuramente il sorriso di qualcuno… Dipende significa che non c’è una risposta sicuramente giusta o sicuramente sbagliata. C’è un contesto ambientale, un contesto individuale, un contesto geografico, …, che possono determinare la risposta più corretta. Per esempio direi che ai tropici è più corretto consumare frutta cruda e dolce. La frutta tropicale, per crescere ai tropici, deve avere una qualche proprietà che è diversa da altri alimenti che magari crescono in alta montagna: la frutta tropicale ha un’energia espansiva che disperde calore. Mangiando ananas o un mango il corpo si rinfresca. Quando si sente caldo ci si allarga nel letto cercando un po’ di fresco. Quando si ha freddo ci si rannicchia, il corpo si contrae e cerca calore. Quando si ha freddo non viene voglia di mangiare una bella insalata mista, ma magari un minestrone fumante. Ecco, questo per me è logico e quindi mi viene spontaneo suggerire di consumare in inverno maggiormente verdura cotta: l’energia della cottura trasforma l’alimento e lo rende più adatto alla stagione fredda. Riscalda il mio organismo e mi rinforza. Ma allo stesso tempo sono anche consapevole che il calore ad esempio distrugge alcune vitamine e allora preferirò cibi che contengono una maggiore quantità di quella particolare vitamina in modo da non rischiare carenze, anche se seguendo una dieta varia, ricca di cereali integrali, legumi e verdure di stagione non si corre alcun rischio (sempre se non ci sono problemi di male assorbimento come capita per esempio ai celiaci prima della diagnosi). Insomma, quello che mi sento di suggerire è un consumo maggiore di verdure crude e di frutta in estate, mentre in inverno sono da preferire verdure cotte (bollite, appena saltate, al vapore..) condite sempre con olio cotto: l’olio crudo funge da calamita per il calore. Porta in superficie il calore del corpo e lo disperde, per questo al sud si mangia molto olio crudo. Con questo non voglio dire di NON mangiare in assoluto alimenti crudi in inverno o verdure cotte in estate, ma di alternare diversi stili di cottura e di preferire maggiormente quelli più congeniali alla stagione, al luogo in cui mi trovo e allo stato di salute che ho in quel momento: se in autunno faccio scorta di calore e durante l’inverno continuo a riscaldarmi, difficilmente mi verrà il raffreddore. Se mangio molte verdure crude in autunno è più probabile che mi prenderò un raffreddore e se sono raffreddato magari preferirò dei cavoli appena saltati a una spremuta fredda: il cavolo contiene più vitamina C delle arance!

5 pensieri riguardo “Cotto o crudo?

  1. Grazie per il consiglio “cotto o crudo”, molto interessante!
    Ne approfitto però per raccontarti una storia – e sentire il tuo parere a riguardo – che mi pare a dir poco bizzarra.
    In un bar-tavola calda di recente apertura (anche carino direi), si legge nel menù: “sezione per celiaci” con asterisco che rimanda a una nota (scritta in calce e in corpo minuscolo) in cui si specifica: “non si assicura la totale incontaminazione dei cibi durante la preparazione”…
    Ovvero: inutile fare un menù per celiaci… o sbaglio??
    Saluti!

    1. Diciamo che con una scritta così, io non mi fiderei! Per chi non è celiaco, ma deve evitare comunque il glutine, è sicuramente un’opportunità. Un celiaco è meglio che eviti…Non è facile garantire la non contaminazione né è facile reperire materie prime garantite senza glutine, quindi apprezzabile la sensibilità dei gestori, ma magari con uno sforzo in più potrebbero essere più efficaci!

    2. Distico, scusi se mi permetto, ma che lavoro fa? Lavora per caso all’Accademia della Crusca?
      Scusate la digressione ma questo suo modo di scrivere forbito e corretto è ormai così desueto.
      Saluti

  2. devo segnalarti un libro… devo cercarlo che mi ha sbigottita perché stando… anche in estate non dovremmo ricercare cibi e bevande fredde per rinfrescarci… quindi l’istinto va a farsi benedire e io che ascolto sempre il mio organismo… certo non bevo acqua ghiacciata, ma lasciatemi prosciutto e melone, e invece no… ma sarò più precisa quando mi ricordo dove l’ho messo…

    1. penso che ci siano veramente tante scuole che dicono magari la stessa cosa contraddicendosi allo stesso tempo. Cotto e crudo non devono necessariamente coincidere con caldo e freddo. In estate, secondo la macrobiotica, è più consigliato consumare cibi crudi rispetto all’inverno per una questione energetica, ma non per forza freddi, non vorrei essermi spiegata male.
      Magari in inverno bevo più succo di mela caldo, e in estate mangio una macedonia, oppure una bella insalata mista, mentre in inverno mangerei più volentieri una zuppa, magari non fumante ma a temperatura ambiente, però mooolto cotta.
      L’istinto magari può essere deviante, magari il desiderio di un cibo particolare potrebbe nascere dall’eccesso di un altro alimento; per esempio mangiare troppi grassi fa venir voglia di dolce, magari pensi che è il tuo corpo che lo chiede (e mio marito lo pensa sul serio!!!!), ma in realtà è il pancreas contratto che ti fa desiderare qualcosa per rilassarsi!!. Le informazioni sull’alimentazione sono tante, così come le teorie…Sto cercando di trovare quella che mi convince di più, che è più logica e che mi fa stare bene: qìuindi ben venga il libro che hai da suggerirmi e uno bello scambio di conoscenze!!

      ps: soprassiedo sulle fette di prosciutto (ihihiihihihiih)

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