Crespelle senza senza e ancora senza….per 100% Gluten Free (fri)Day

#crepes 100% gluten free (fri)day (1 di 1)Quanti senza per delle crespelle!
L’avreste mai detto che senza glutine, senza latte e senza uova si possono ottenere dei risultati strabilianti?
Provare per credere!!
Leggere e nutrienti. Non hanno nulla da invidiare alle loro cugine “classiche”, anzi. Se ci pensiamo non è che è proprio il massimo unire uova e latte: proteine animali che vanno solo ad appesantirci. E se poi pensiamo che il latte forse forse (io direi che è un po’ più di forse) è meglio evitarlo, allora direi che questa versione non ha rivali e accontenta tutti quanti.
Uff, direte voi. Ancora la storia che il latte fa male.

Sì, il latte non fa bene e sempre più studi lo dimostrano. Ascoltate Berrino, giusto per citare i soliti noti, oppure leggete The China Study (o guardatevi il DVD) di Colin Campebell.
Ma lo sapete che i paesi che soffrono di più di osteoporosi sono quelli che consumano maggiormente  latte e derivati? Strano, vero, se si considera che nel latte c’è taaaaaanto calcio??!!
Ora, non voglio entrare troppo nel merito: questo argomento vale sicuramente un approfondimento che presto affronterò, ma vi lascio con una riflessione…sapete che a me la logica piace tanto!

Il latte è un alimento che tutti i mammiferi assumono appena nati e per un periodo di tempo limitato.
Il latte quindi è adatto a far crescere. E ogni mammifero allatta il suo cucciolo con il proprio latte…
Ecco, noi lo assumiamo anche da adulti, e anzi, assumiamo quello che natura ha creato per far crescere un vitello…
Per me non è logico, soprattutto pensando che ormai non siamo più in un periodo di carestia, dove allora forse il latte poteva avere senso, e anzi, rischiamo di sovranutrirci proprio per la troppa scelta che abbiamo e ogni giorno corriamo il rischio di farci più danno che bene a bere anche solo una tazza di latte….
Per non pensare poi alle uova: povere galline stressate e maltrattate al fine di produrre uova piene di coloranti, antibiotici, ormoni, che alla fine ci mangiamo noi.
Ora, non è che da un giorno all’altro “pretendo” che smettiate di mangiare uova e latte, non è certo questa la mia intenzione, ma magari, prima di cucinarli, o di combinarli assieme, magari pensateci due volte…Le soluzioni alternative si trovano sempre!!!
Ecco un esempio:

Ingredienti

40 g farina di riso integrale*;
20 g farina di lenticchie* appena macinata;
400 ml acqua;
sale;
pepe;
olio extra vergine d’oliva;
1 porro;
curcuma q.b.;
150 g cavolfiore;
2 porri;
4 funghi freschi

Ho preparato una pastella unendo la farina di riso a quella di lenticchie (se non la trovate certificata la potete macinare voi con l’aiuto di un macinacaffè) e 130-150 ml di acqua.
La pastella deve risultare abbastanza densa, ma non troppo. Ho lasciato riposare per un’oretta, quindi ho aggiunto un po’ d’olio, il sale, il pepe e una spolverata di curcuma per rendere le crespelle un po’ più colorate.
Nel frattempo ho scaldato abbondante olio d’oliva in una padella, e ho fatto un soffritto con il porro tagliato grossolanamente. Quindi ho aggiungi il cavolfiore ben lavato e spezzettato..
Ho lasciato insaporire per 5 minuti, e ho versato la restante acqua salandola un pochino. Ho lasciato cuocere fino a quando il cavolfiore non si è ammorbidito.
A questo punto ho frullato il tutto con il frullatore a immersione (non ne posso più fare a meno!!!).

Quando assaggerete questa crema non rimpiangerete la besciamella!!

E ora mancano solo i funghi!
Dopo averli affettati li ho fatti saltare con olio e porro per qualche minuto.
Ho quindi scaldato una padella antiaderente spennellandola con un po’ d’olio e quando è stata ben calda, ho versato la pastella dosandola con un mestolo per dare la forma e dimensione classica.

Cotte tutte le crêpes, le ho farcite con una cucchiaiata abbondante di crema di cavolfiore e con i funghi  saltati.
Se non le servite subito le potete infornare con un filo d’olio e riscaldare al momento opportuno!

Con questa ricetta, come avrete certamente capito, partecipo al 100% Gluten Free (fri)Day, iniziativa che rende noi girls di Gluten Free Travel and Living sempre più orgogliose!
Per partecipare leggete sempre qui il regolamento: facile, no? Come cucinare gluten free!!
100%Gluten Free (fri)Day

Ma visto che si avvicinano le feste, perché non pensare di servire questo piatto alla viglilia di Natale? Ecco quindi che questa ricetta diventa perfetta anche per partecipare a questo contest di acqua&menta che vi consiglio di seguire!!!
La ricetta infatti è adatta sia per gli sglutinati, ma anche chi è intollerante o allergico al lattosio e alle proteine del latte e a quelle delle uova. Un Natale più tollerante di così!!!
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Concludo ricordando nel mio piccolissimo Nelson Mandela.
Non prego spesso, devo ammetterlo, ma ora che siamo rimasti senza di lui, una preghiera per noi, che siamo sempre più allo sbando, mi viene veramente dal cuore.
Si sentirà la sua mancanza.

Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (*) sono alimenti a rischio per i celiaci in quanto potrebbero essere contaminati. Per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure devono essere presenti nel prontuario dell’Associazione Italiana Celiachia, o nell’elenco dei prodotti dietoterapici erogabili. 

18 pensieri riguardo “Crespelle senza senza e ancora senza….per 100% Gluten Free (fri)Day

  1. Più che sostenere una campagna “anti” latte e uova (e carne e altro ancora), sarebbe il caso di invitare le persone a consumare questi prodotti purchè provengano da allevamenti estensivi e non intensivi.
    Riportare l’agricoltura e l’allevamento a condizioni più umane (scusate il gioco di parole) per gli animali dovrebbe essere la mission dei food bloggers.
    Incentivare il consumo critico e consapevole tra i lettori dovrebbe essere la “mission impossible” per tutti noi.

    1. Ciao Salvador, hai perfettamente ragione!
      Ci sono molti aspetti legati al cibo e al consumo di cibo che spesso vengono trascurati, dati per scontato o che sono sconosciuti.
      Io effettivamente tendo a essere un po’ troppo “anti” questo e quello più per una questione di salute, consapevole però che la modifica della mia spesa contribuisce anche al bene degli animali e del pianeta.
      Il lavoro da fare, e che nel mio piccolissimo sto cercando di portare avanti è proprio qello che dici tu.
      Portare le persone a capire l’effetto che il cibo ha in primis sul nostro organismo e poi su quello che ci circonda.
      Certamente se decidi di continuare a mangiare carne è meglio preferire quella proveniente da allevamenti non intensivi, ma se comunque la consumi tutti i giorni o molto frequentemente qualche problemino di salute, magari in un domani, potrebbe crearlo… e questo vale anche per le uova, il latte e i formaggi….
      Quello che cerco di incentivare, e sarebbe proprio bello portare avanti una “mission (im)possibile” comune, è di consumare il più possibile prodotti di stagione, legati al territorio, acquistati da produttori locali (perché anche mangiare tanti pomodori cresciuti in serra 365 giorni all’anno non fa tanto bene, neppure se sono bio, così come mangiare abitualmente banane, che arrivano dall’altra parte del globo, anche se sono ricche di potassio!!), mangiare più spesso cereali integrali e legumi, diminuendo il più possibile cibo animale, però scegliendolo sempre più di qualità (se proprio non si vuole farne a meno).
      Ma spesso mi rendo conto di essere troppo categorica e di rischiare di creare una chiusura, anziché un dialogo.
      Ti ringrazio quindi per averlo aperto tu!!! (Scusa se sono stata logorroica!!!)

      1. leggo ora il commento di Salvador e il tuo…. il problema è anche il fatto che non è sempre facile e immediato trovare carni da allevamenti intesivi, a volte la premura e i luoghi in cui puoi fare la spesa non sempre forniti lo impediscono. I cereali ahimè per chi ha problemi intestinali quali colite , colon irritabile, meteorismo et similia sono da evitare e purtoppo nella nostra società di somatizzazione dei problemi sociali e personali mezza popolazione ne soffre….io sono una di quelle. Adoro lenticchie e fagioli ma sto male per giorni quando le mangio, e non puoi capire quanto mi dispiaccia… Mangio ormai pochissima carne e sto riducendo notevolmente l’ingestione di uova et similia…ma va bene così 😉

      2. è vero Sonia, ed è proprio per questo che il “mercato” ci sguazza…
        Ci vuole tempo a cercare cibo di qualità, e ahimé di tempo ne abbiamo sempre meno e quindi è facilissimo lasciarsi sedurre dal “già pronto”, dal “già pulito” …
        Lo so bene.
        Ma l’investimento di questo tempo dopo poco ti ricompensa in benessere!
        Coliti, colon irritabile, gonfiori, etcetcetc, certamente sono legati anche allo stress e alla frenesia della nostra vita, ma spesso sono favoriti anche da modelli alimentari che abbiamo adottato (anche di tempo addietro) e che ci trasciniamo: siamo quello che abbiamo mangiato, alla fine.
        I cereali integrali reintrodotti un po’ alla volta (riso in particolar modo perché è il cereale che nutre maggiormente l’intestino crasso), conditi con semi di sesamo tritati e pochissimo sale, possono aiutare a sistemare la colite. Così come piatti con zucca, azuki e alga kombu.
        Ci sono poi legumi più facili da digerire di altri. Per esempio le lenticchie decorticate che possono essere un buon inizio per far riabituare l’intestino. E ci sono anche metodi di cottura e l’aggiunta dell’alga kombu durante sia l’ammollo sia la cottura, che evitano l’insorgere dei “gas” tanto fastidiosi.
        Il corpo cambia e pian pianino, modificando la nostra alimentazione, possiamo risolvere molti disturbi che pensiamo essere ormai “cronici”. Ci vuole un pochino di tempo, quello sì, ma io ne ho risolti veramente tanti ed è per questo che “stresso” tutti quanti, perché ho provato sulla mia pellaccia e so che ne vale la pena!!!

  2. se poi pensiamo che l’enzima lattasi ce lo perdiamo spesso per strada crescendo… 😉 in effetti c’è un eccessivo consumo di latticini, specie se pensiamo che il latte in polvere è quasi ovunque e si potrebbe evitare laddove possibile… io di senza ne ho parecchi per motivi di salute, evito di aggiungere altri, ma mi sforzo di essere morigerata…almeno ci provo….bellissime queste crespelle! buon we 😀

  3. è tempo che mi ripropongo di leggere qualche libro serio di alimentazione salutista. non sopporto le posizioni talebane, ma le posizioni serie e scientifiche sì. e aggiungo di buon senso. che qui si sia tutti sovra-alimentati, che si mangino troppi grassi animali e, aggiungo, troppi animali in genere è una cosa ovvia.
    che sia difficile cambiare così radicalmente la propria alimentazione è altrettanto ovvio.
    ancora non mi sento pronta, ma so che prima o poi lo farò.
    bellissime queste crespelle senza, che non farebbero rimpiangere i piatti con.
    sempre interessantissimi i tuoi post!

    1. Grazie Gaia!
      Quando sarai pronta ti consiglio questo libro: A. Colbin, Cibo e guarigione, Macro Edizioni 2006
      Non è assolutamente integralista, anzi.
      Ma è molto approfondito esaustivo e appassionante.

  4. Che meraviglia!! Proverò anche io a eliminare le uova dalle crepes (il latte già non ce lo metto), sono molto curiosa! Grazie mille per la ricetta… ci hai mandato l’antipasto e il primo, a questo punto non vorrai mica lasciarci senza il dolce?! 🙂 Un bacio e a presto!!

  5. (ehmmm… a forza di guardare le tue ricette l’altro giorno, mi ero convinta che ci avessi mandato anche un antipasto… lascia perdere, son rimbabita io 😀 )

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